Ogni anno la CIA, una delle principali agenzie di informazione ed intelligence statunitense, rilascia una classifica denominata M1 Money Supply nella quale sono ordinate tutte le valute al mondo per volume del circolante, ossia la quantità di moneta fisica effettivamente presente sul mercato. Di recente questa include anche le criptovalute come il Bitcoin. Personaggi come Jameson Lopp, ingegnere e famoso esperto di blockchain, hanno portato avanti l’idea secondo cui non è più possibile trascurare il peso delle monete digitalli.
Il posizionamento del Bitcoin nel 2018
Il 31 dicembre 2018 il Bitcoin è stato posto alla 49° posizione della M1 Money Supply, tra le valute di Argentina ed Ungheria, con una capitalizzazione totale di circa 65 miliardi di dollari. Il dato è di per sé sorprendente: fino a pochi anni prima sarebbe stato impensabile prevedere che una moneta virtuale potesse superare, in quanto a volume del circolante, quelle di interi Stati.
Un anno difficile
Il 2018 è noto per essere stato l’anno della disillusione del cripto: il prezzo per BTC è sprofondato da 16,954.78$ (5 gennaio 2018) a 3947.86$ (28 dicembre 2018). Tra gli investitori si era diffusa la paura che le criptovalute fossero solo un’enorme bolla speculativa, portando così alla chiusura di innumerevoli impianti di mining e di broker specializzati.
La riscossa del 2019
Il 2019 è stato un anno di rivalsa per il Bitcoin, che è ritornato alla discreta quotazione di 8,000$ circa. Questa nuova prosperità ha attirato nuovi player nel mercato, rimettendo in moto tutto quell’ecosistema fondamentale per l’esistenza di una valuta. Questo nuovo periodo di prosperità ha fatto lievitare notevolmente la capitalizzazione totale del Bitcoin, che ha raggiunto così il peso complessivo di 132,327,000,000$ ed ha permesso il raggiungimento numero 34 nella classifica della CIA. Questo gradino della graduatoria si posiziona tra Turchia (35° con 122,000,000,000$) ed Emirati Arabi Uniti (33° con 134,800,000,000$).
Il Bitcoin riuscirà mai a raggiungere la vetta della M1 Money Supply, superando così l’Unione Europea? Al momento un simile risultato sembra impensabile, tuttavia non è impossibile: con una quotazione di 100.000$, il BTC conquisterebbe il 6° posto, davanti a Francia e Italia. Per guadagnare l’oro, invece, il valore di un’unità di questa criptovaluta dovrebbe superare i 483.000$.