Ogni giorno il tasso di cambio influisce sulla vita di consumatori, investitori, imprenditori, ma anche sulla stabilità delle economie di molti Governi. Per questo motivo è bene avere chiaro come funzioni uno strumento così semplice e allo stesso tempo così ostico per molti.
Il tasso di cambio (exchange rate) permette di trovare una relazione tra una valuta domestica, come l’euro per gli italiani, e una valuta estera, come il dollaro. Grazie al tasso di cambio è possibile tradurre un euro in una certa quantità di dollari, o viceversa tradurre un prezzo in dollari in una certa quantità di euro.
Di solito entriamo in contatto con i tassi di cambio per via del turismo, trovandoci spesso disorientati quando ad un 1 euro corrispondono 1313 won sudcoreani, non avendo idea di quanto essi rappresentino in termini di spesa o di una cena in un ristorante di Seul.
Con questa Guida cercheremo di capire come fare i calcoli di base e quali altri operatori operano sul mercato valutario usando questi tassi per soddisfare le loro diverse esigenze. Vedremo inoltre che esistono diversi tipi di strumenti, tra cui diversi strumenti derivati, per soddisfare esigenze di scambio di valute.
Prima di tutto bisogna ricordare che detenere una somma in valuta estera non ci permette solo di acquistare beni e servizi nel sistema economico a cui appartiene, quindi usare dollari per comprare bagels a New York, ma anche di poter depositare quella somma in valuta estera in un conto deposito denominato nella stessa valuta estera e godere dei tassi d’interesse praticati in quel preciso sistema economico.
In tal modo, gli investitori possono beneficiare dello stato di salute di altre economie diverse dalle proprie, magari investendo i propri soldi in mercati emergenti in cui il costo del denaro è maggiore e i tassi d’interesse dei depositi sono più alti, al netto del tasso di cambio necessario per accedervi.
In ogni caso, in questa Guida di Base ai tassi di cambio, porteremo avanti un discorso molto semplice con degli esempi che permettano di non perdersi tra terminologie spesso contraddittorie e poco intuitive, dando anche qualche stratagemma per fissare le idee.